Cari colleghi,

Domenica scorsa, 11 Ottobre,  si è svolto ad Arezzo il convegno organizzato dalla nostra associazione dal Titolo “Il farmacista: potenzialità e opportunità di una professione sanitaria in evoluzione”. L’evento, patrocinato dall’Ordine dei farmacisti di Arezzo, é stato sicuramente un momento importante per tutta la categoria.

Relatore del convegno,  il Dott. Andrea Manfrin: collaboratore della FOFI, professore presso l’Università del Greenwich e del Kent, farmacista italiano e persona di esperienza internazionale riconosciuta nel campo della nostra professione. Le  sue molteplici esperienze lavorative, le sue capacità analitiche al di sopra di ogni interesse, lo hanno reso la persona idonea a comprendere il futuro che ci aspetta come professionisti della salute. Nella sua relazione ci ha accompagnato nell’analisi del passato, del presente e del futuro della  professione del farmacista.

Nella biblioteca dell’ospedale San Donato di Arezzo, gentilmente messa a disposizione dalla Asl 8,  erano presenti circa 50 farmacisti della nostra provincia tra dipendenti privati, comunali, ospedalieri e direttori di farmacie, erano inoltre presenti il presidente dell’Ordine dei farmacisti di Arezzo Dr.ssa Giovanna Nofri e Dr.ssa Rosella D’Avella,  responsabile farmaceutica territoriale AUSL 8.

L’analisi del Dott. Manfrin, che si occupa di elaborare progetti di studio per la sostenibilità del sistema sanitario e che ha permesso di realizzare il progetto I-MUR anche in Italia (progetto di aderenza e appropriatezza terapeutica che ha coinvolto in tutta Italia farmacisti territoriali e medici), ci ha permesso di intuire quale sarà il futuro prossimo e imminente  della nostra professione.

Il messaggio di fondo è stato che la nostra professione dovrà necessariamente cambiare, in quanto il sistema di sostenibilità della farmacia come è strutturata da decenni in Italia, é destinato a collassare.

Si auspica un sistema di remunerazione dell’atto professionale e una modifica del piano di studi che permetta di acquisire le nuove conoscenze che saranno indispensabili se, come ci si augura, verrà affidato al farmacista il ruolo di controllore dell’aderenza alle terapie dei malati cronici.

Certo è che il nostro paese è piuttosto indietro rispetto al resto di Europa e dovrà fare in pochi anni la rivoluzione che in altri stati è stata fatta in 35 anni.

Ora però non si può più aspettare e i farmacisti, tutti, devono rimboccarsi le maniche e rendersi disponibili a fare, accogliendo anche i cambiamenti, perché chi pretende di mantenere lo status quo finirà per soccombere.

Come Afant dobbiamo essere orgogliosi di aver organizzato un simile evento, il primo per noi, a cui hanno partecipato anche colleghi di Grosseto e Perugia e in rappresentanza poi di Sinasfa e Conasfa   il Dott.  Francesco Imperadrice di Napoli (presidente di Sinasfa e consigliere di Conasfa) e Dr.ssa Angela Noferi di Arezzo (vice presidente di Conasfa e consigliere di Afant-Arezzo).

L’unico rammarico l’assenza dei titolari, ma non dobbiamo scoraggiarci, in quanto la stessa Federfarma non si è presentata nemmeno in Senato, dove il giorno seguente il Professore ha presentato gli ottimi risultati del progetto I-Mur.

Grazie a tutti  i colleghi presenti per la partecipazione e l’incoraggiamento.

Sperando  di aver creato una buona opportunità di riflessione per tutti, come Afant, proseguiremo il nostro impegno al servizio della professione.

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Report Convegno Afant-Arezzo 11 Ottobre 2015

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